Current Job:

Ho pubblicato due romanzi perchè sentivo il bisogno di diffondere una visione.

Le idee per il terzo sono vibrazioni che si stanno concretizzando

La parola

La parola è suono, il suono è vibrazione, quindi materia.

Quando la parola viene fissata con la scrittura si trasforma in narrazione e diviene capace di generare nuove realtà

La danza dell’ombra e della luce

Le cronache di un doloroso presente s’intrecciano con gli avvenimenti svoltisi in un remoto passato. Alternate alla storia leggiamo le frammentarie pagine tratte dal diario di un odierno “Custode dell’Antica Sapienza”.

Il racconto si dipana attraverso una serie di avvincenti vicende, apparentemente slegate, ma in realtà tutte connesse in una tessitura che, mano a mano che la storia progredisce, conduce il lettore verso la scoperta di un profetico, possibile futuro per il genere umano.

Buy

TRAMA

Il racconto ci porta continuamente in scenari diversi, viaggiando nel tempo e nello spazio. La storia parte dai primordi di un‘umanità, inizialmente guidata da una razza superiore di semi Dei e, si evolve, attraverso le miserie e le inquietudini dei nostri tormentati giorni, tra storie drammaticamente realistiche e sfumature fantastiche che affondano le proprie radici nel fertile terreno dei grandi miti esoterici. Gli episodi si susseguono, come in una sceneggiatura cinematografica, dipingendo antichi scenari mitologici; storie grandi che, narrano l’evoluzione di popoli e racconti minimali che si riferiscono a piccoli, apparentemente insignificanti, episodi.

Sin dalle prime battute, appare però chiaro, che il destino è già stato scritto e per quanto lungo e tortuoso dovrà essere il cammino, questo, si realizzerà inevitabilmente. Destino determinato da un altro protagonista del romanzo, l’Entità che, annidata ai margini dello spazio-tempo, lascia ondeggiare nel vuoto assoluto la sua rarefatta essenza spirituale. Un’ Entità, apparentemente distaccata dalle cose umane, da cui emana il Tutto e  a cui tutto ritorna.

Le ambientazioni narrano la storia di un’umanità che, dimentica della sua componente divina, ha tradito il proprio pianeta, l’ha distrutto e saccheggiato giungendo sull’orlo del baratro, complici una scienza ed un sistema economico divenuti perversi. Sarà una razza nuova, guidata dai Custodi, che proporrà un utopico futuro per un uomo mutato e rinnovato, fondato sull’innocenza e sulle doti straordinarie dei bambini della nuova era, una razza che saprà esplorare l’infinito celato nella magnifica perfezione e semplicità di un umile fiore di campo.

 

PREFAZIONE ALLA TERZA EDIZIONE

La storia descritta si dipana, con salti temporali e ambientali a volte arditi, tra le epoche, narrando una possibile storia dell’uomo che si proietta verso un futuro lontanissimo. Senza voler anticipare al lettore il finale, quest’orizzonte temporale dimostra il fatto che nella mia immaginazione, si prospetta per l’uomo un avvenire a lunghissimo termine e la visione proposta è, in definiva, molto positiva. Ricordo bene che invece, quando iniziai a scrivere, la mia percezione della realtà e del futuro era decisamente pessimistica e mi portava a prevedere una imminente epilogo sciagurato per il pianeta e i per suoi improvidi abitanti.

Poi accadde qualcosa, nel campo di quella dimensione sottile che ci fa navigare inconsciamente nel mondo dell’intuizione. Inaspettatamente, durante la stesura del libro quella mia visione apocalittica mutò e, quasi che il finale mi fosse stato dettato da una forza estranea, sottile ma potente, l’idea di base cambiò radicalmente. Il quadro generale, pur passando attraverso drammi, catastrofi e sofferenze, si trasformò, portandomi ad intravedere un finale gravido di speranza.

Oggi, nonostante tutto quello che il presente ci riserva quotidianamente, nonostante la situazione di corruzione morale e materiale, sono ancora più ottimista. Oggi, credo che le forze della ragione e dello spirito si andranno, contro ogni previsione, coagulando. Le spinte positive che hanno origine da più parti, faranno sistema, daranno origine a una invincibile coscienza collettiva in grado di dare una svolta al futuro. I segnali ci sono tutti, non sempre palesi e manifesti, ma percepibili chiaramente da chi possiede una visione in grado di percepire le energie e le correnti di pensiero. Se è vero, come è certamente vero, che noi costruiamo il nostro futuro e la nostra realtà in termini quantici, giorno dopo giorno, pensiero dopo pensiero, immaginando quello che è destinato a realizzarsi, ebbene allora sì, oggi, sono molto fiducioso che, nonostante tutto, si stia per inaugurare un’era migliore, un’era che favorisca al meglio il disegno divino sul pianeta terra.

Buona lettura e buon futuro.

Sempre, sin da bambino, ho letto moltissimo, sino a quando un giorno ho iniziato a sentire la necessità di scrivere. Chissà se sarei capace anche io di realizzare un racconto, mi domandai? Cosi inizia a scrivere un racconto breve, e poi un altro, fino a quando mi accorsi che da questi stava nascendo un’idea organica. Nacque così nel 2012 “La danza dell’ombra e della luce“, il mio primo romanzo auto pubblicato.
Oggi Scrivo per il piacere di farlo, un piacere che è quasi trasformato in bisogno.

Aurum

La storia dell’uomo è sempre stata determinata dalla cupidigia e dalla sete di potere. Il simbolo primo della ricchezza materiale è rappresentato dall’oro e per antitesi la sua sublimazione simbolica, l’oro alchemico, cioè la bellezza e ricchezza interiore, ne rappresenta invece la negazione.

Il racconto vive di questa contrapposizione sottile tra l’attaccamento alla materia e quel sentiero dell’anima che conduce all’amore universale.

Buy

LA TRAMA

Mosso dalla cupidigia, per impossessarsi dell’oro, di cui i territori del Piemonte occidentale erano anticamente ricchissimi, il Console romano Appio Claudio Pulcro, scatenò una serie di sanguinose campagne di conquista ai danni del popolo celtico dei Salassi. Siamo intorno al 130 a.C., la Repubblica di Roma dopo aver attaccato le popolazioni celtiche della Gallia Transalpina, all’estremo opposto della penisola Italica, si trova contemporaneamente impegnata a fronteggiare le rivolte che condurranno alle guerre servili.

In questo contesto storico, l’arcidruido Deaglan, incontrerà Ipparco da Nicea, il più grande studioso di astronomia dell’antichità. Tra realtà storica e fantasia, si svolge anche la storia d’amore tra i due protagonisti: Meylir, un druido Celtico e Maeja la figlia di Euno. Il loro rapporto valica le distanze e le avversità, annulla le differenze. Insieme sono più della somma di entrambi, si completano a vicenda, valicando persino i limiti dello spazio e del tempo. Sono anime gemelle e il loro accordo superando i limiti della carne, si rinnova vita dopo vita.

Sono destinati a incontrarsi, incontrarsi, incontrarsi… e riconoscersi.

NOTE DELL’AUTORE

Come l’archeologo Marco che appare nelle prime e nelle ultime pagine di questo libro, ambientate nei giorni nostri, anch’io ritengo che le popolazioni celtiche siano una delle radici culturali, fondanti l’Europa. Questa radice, nonostante tutto quello da più parti si è fatto per relegarla nell’oblio, è ancora viva nel patrimonio comune dell’immaginario collettivo di molti popoli odierni. L’epopea e la storia delle popolazioni celtiche della Gallia Cisalpina e Transalpina, ricordano molto le vicende degli Indiani d’America, un popolo con il quale, non a caso, è facile riscontrare grandi analogie in fatto di spiritualità con i celti. Questo romanzo è un tributo a quei popoli, travolti dal desiderio di possesso tipico dei romani e alla mia piccola regione d’origine, annidata tra le più alte cime d’Europa, la Valle d’Aosta.

In questo libro è contenuto anche un tributo all’altro tema centrale del racconto, l’amore, visto come forza primigenia del Logos universale, motore primo dell’universo ma anche come genuina e potente pulsione umana. 

“La scrittura è la pittura della voce.”

Voltaire

SEGUIMI SUI SOCIAL